Come gestire il flusso di persone ai distributori automatici
Friday Coffee: il quinto appuntamento!
Venerdì 30 Ottobre, quinto appuntamento del Friday Coffee con MatiPay!
L’incontro dedicato al tema “Come gestire il flusso di persone ai distributori automatici” è stato condotto da Francesco Liuzzi, Operations Manager di MatiPay.
Obiettivo dell’appuntamento, offrire agli operatori spunti, derivanti anche da altri settori e mercati, sul come gestire il flusso di persone ai distributori automatici. Durante il Friday Coffee abbiamo illustrato anche il funzionamento di TAKE 5, il sistema di prenotazione pause lanciato per supportare gli operatori vending nella fase di riapertura subito successiva al lockdown.
Una veloce panoramica sulla situazione del settore
Il comparto del vending coinvolge più di 30 mila dipendenti impiegati in più di 3000 aziende operatori vending; e l’Italia è il paese con il maggior numero di distributori automatici installati, i distributori automatici sono considerati la rete più capillare e, in Italia, sono disponibili 1 distributore automatico ogni 73 abitanti contro una media europea dove è presente 1 distributore ogni 190 persone.
La rete italiana di distributori automatici presenta oltre 822 mila distributori automatici collocati per il più del 50% in ambienti professionali pubblici e privati.

Francesco Liuzzi, ripercorre alcuni numeri e fatti che stanno coinvolgendo tutto il settore, ripercorrendo quanto definito nel DPCM del 11 marzo dove viene enunciato che i distributori automatici possono rimanere attivi, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro come anche le misure igieniche.
Nonostante la possibilità di mantenere attivo il servizio della distribuzione automatica, nel periodo di lockdown, si è registrato un 80% di calo dei volumi e dopo la pausa estiva il calo registrato si attesta sul 20 – 30 % dovuti in particolare a 2 eventi:
1. Smart Working, che cambia le abitudini rispetto alla socialità nel mondo del lavoro e che riduce la presenza di persone all’interno degli edifici
2. Chiusure parziali delle attività scolastiche o limitazioni dell’utilizzo dei distributori automatici
In alcune, ad esempio, scuole l’utilizzo delle vending machine non è stato consentito nonostante non ci siano state delle reali prescrizioni in merito.
L’impatto delle restrizioni, seguite all’epidemia da Coronavirus, è stato severo e questo si evidenzia anche dal rapporto pubblicato dall’EVA – European Vending & Coffee Service Association.
La ricerca si è posta come obiettivo quello di evidenziare l’impatto sul settore causato delle restrizioni in vigore da marzo a maggio, tra i quali:
1. Il 58% degli operatori ha registrato una riduzione del fatturato ad aprile tra il 61 e il 99% rispetto allo stesso periodo del 2019.
2. Il 60% degli operatori registra una maggiore domanda di pagamenti senza contanti
Confida, associazione di categoria, stima la perdita di consumazioni superiore al 50% del fatturato a seguito dei recenti DPCM del 18 e 24 ottobre e per questo con forza sta attivando una campagna dove si fa porta voce dell’esigenze del settore di poter essere coinvolti nel decreto DL RISTORO.
Qual è l’approccio dei media rispetto all’utilizzo dei distributori automatici?
L’approccio della stampa italiana è quello di comunicare lo stop ai distributori automatici, sottolineare che è vietato assembrarsi e in queste settimane si sono susseguite ordinanze comunali che vietano l’utilizzo dei distributori o che ne dispongono la chiusura.
La reazione del settore è stata quella di impegnarsi ancora di più sul come rendere sicura la pausa, attuando protocolli di sanificazione, apponendo segnaletica nei pressi dei distributori automatici che invitano ed aiutano i consumatori a mantenere il distanziamento sociale.
Tutto questo è stato supportato dalla campagna CONFIDA attivata non è appena è iniziata la FASE 2, a maggio 2020.
Confida ha stilato delle linee guide sia per gli operatori e che per gli utenti invitandoli ad un atteggiamento responsabile e rassicurandoli rispetto alla sicurezza dei distributori.
I vantaggi della distribuzione automatica sono numerosi e la stampa estera ha dato voce a questi aspetti valorizzandoli, sia in Italia che all’estero non sono mancati azioni che hanno valorizzato i punti di forza del settore.
Cosa succede in altri mercati? È possibile applicare una unica soluzione touchless?
Alcune aziende hanno valorizzato i loro servizi “punto di ritiro” che permette di ritirare quanto acquistato a qualsiasi ora, torna quindi ad avere spazio uno dei punti di forza della distribuzione automatica, ovvero l’essere attivi e funzionanti potenzialmente H24 nei contesti aperti al pubblico.
Alcuni player hanno proposto soluzioni touchless, con acquisti direttamente da app, altri hanno modificato la meccanica dei distributori rendendo possibile l’acquisto con i piedi.
Queste soluzioni richiedono importanti investimenti, ad esempio, la soluzione che prevede l’acquisto direttamente in app non risulta essere applicabile con tutti i distributori automatici presenti sul mercato. Gli utenti finali, i consumatori, dovrebbero utilizzare tante applicazioni diverse o approcciare a diversi metodi di pagamenti per fruire delle vending machine.
Non tutti i distributori automatici sono pronti alla gestione touchless, abbiamo tanti esempi in cui nella stessa area ristoro sono presenti distributori di produttori diversi, che hanno a bordo tecnologie diverse e che erogano il servizio basandosi su protocolli di comunicazione differente: tutto ciò rendere poco fluida l’esperienza per il consumatore finale che incontrando tanti ostacoli potrebbe arrendersi prima ancora di iniziare.
In questo momento contingente, che ci auspichiamo sia limitato nel tempo, sarebbe interessante se anche il mercato del retail automatizzato attuasse alcune pratiche ormai consolidate nel retail classico dove, sono state implementate fin da subito soluzioni che gestiscono l’afflusso di persone nei negozi con sistemi che ne gestiscono la coda, schedulano gli ingressi, stabiliscono quante persone possono essere nello stesso posto in quel momento.
In questi mesi hanno preso piede soluzioni come UFIRST adottata da IKEA ed ESSELUNGA per gestire la coda fuori dai negozi e per evitare assembramenti.
Sono due grandi aziende che vendono anche ONLINE ma che non hanno canalizzato tutti i loro sforzi nelle vendite ONLINE ma hanno trovato una soluzione da implementare nel più breve tempo possibile per continuare ad accogliere gente dei loro grandi STORE.
Oppure altri esempi come “FilaVIA” che permette agli utenti di prenotare il primo orario di ingresso disponibile attraverso l’app.
Ad oggi, l’ultimo DPCM ci invita a gran voce a mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e per i negozi e locale esporre un cartello che riporta il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale.
Applicando la tecnologia possiamo ottenere i risultati migliori e lavorare con più efficacia.
La soluzione TAKE 5 può aiutarti nel gestire il flusso di utenti ai distributori automatici, indicando quante sono le persone ammesse in ogni specifica area break, tutto questo instaurando una comunicazione diretta con l’utente che può ricevere notifiche automatiche che gli:
1. ricordano della prenotazione
2. invitano a prenotare
3. assegnano punti aggiuntivi se TAKE 5 è attivo in contemporanea all’iniziativa Loyalty di cui vi abbiamo raccontato nell’appuntamento precedente
Definite le aree ristoro è possibile gestire i distributori automatici su prenotazione così da non congestionare una specifica area e mantenerli attivi senza limitazioni.
Le domande del Friday Coffee
Perché non è possibile adottare un’unica soluzione touchless?
Non è di facile ed immediata applicazione perché non sempre il gestore ha la possibilità di installare distributori automatici di un’unica azienda produttrice. Se ogni fornitore offre la propria soluzione, significa che l’utilizzatore finale dovrà adottare diverse soluzioni. Dal punto di vista tecnico al momento non c’è una soluzione in merito. All’estero osserviamo un trend diverso: il vasto utilizzo del protocollo univoco MDB 4.3, permette una gestione touchless delle selezioni, contribuendo all’implementazione tecnica di un’unica soluzione per il settore.
È il momento di guardare allo standard, perché significa che si potrebbe avere un’unica soluzione senza percorrere ognuno una strada diversa.
Come posso incentivare l’adozione di un sistema di prenotazione?
Meccanismi loyalty, meccanismi promozionali, oltre ad un vantaggio economico, possono essere utili nell’attivare e stimolare gli utenti nel fare la propria parte premiando le prenotazioni con acquisto ai distributori.
In questo caso, il meccanismo di rinforzo positivo generato dall’iniziativa loyalty, li porterà fare qualcosa di socialmente utile e questo preserverà sia la loro salute che quella degli altri.
Certamente, è un investimento da parte del gestore, ma nello stesso tempo è meno costoso e meno impattante della perdita del cliente stesso. Crediamo ci siano tanti strumenti per incentivare gli utenti, anche perché il rispetto alle regole di distanziamento ai distributori è qualcosa che i consumatori sono obbligati a fare, ma perché non offrirli un piccolo incentivo?
Posso comunicare con i clienti via app in base al loro atteggiamento alla prenotazione?
Sì, certo. Ogni pausa fatta viene registrata nel sistema MatiPay. È quindi possibile contattare l’utente chiedendoli di adottare un approccio della prenotazione, omaggiarlo, comunicare le nuove regole o dare qualsiasi altra informazione che ritenete utile.
Posso rendere l’utilizzo delle macchine solo su prenotazione?
Sì, è un approccio che il nostro sistema permette di implementare.
È una scelta importante che pone una forte limitazione all’utilizzo del distributore automatico e quindi potrebbe risultare nella perdita di alcune vendite, vi invitiamo di applicarla con cautela e considerare come una soluzione estrema.
Prima di applicare questo approccio, riteniamo necessario fare un tentativo di portare a bordo tutti i consumatori, spiegarli l’importanza e il valore di determinate logiche di consumo, così probabilmente non sarà necessario limitare l’utilizzo delle macchine. Chiaramente, se il tale limite viene imposto dalle ordinanze e le normative, non potremo farne a meno.